REGGIO EMILIA – Esattamente un anno fa, era il 22 febbraio del 2020, al Santa Maria Nuova ci fu il primo caso sospetto di Covid19. Si rivelò poi negativo, ma su il primo campanello d’allarme di una pandemia che da lì a pochi giorni avrebbe poi travolto anche la nostra provincia.

“Un anno fa anche a Reggio Emilia arrivava l’onda travolgente del Covid-19, con le prime chiusure e soprattutto i primi contagiati. È passato un anno e siamo ancora alle prese con questa pandemia che continua a insediare le nostre vite – ha commentato il sindaco Luca Vecchi sulla sua pagina Facebook – Abbiamo fatto di tutto e stiamo facendo di tutto, ma non basta. Finché non avremo i vaccini non ne usciremo”.
E ancora, in tema di vaccini: “La macchina organizzativa è pronta. Il polo vaccinale creato alle ex fiere dall’Ausl può vaccinare fino a 3000 persone al giorno. Vorrebbe dire che in pochi mesi, entro l’inizio dell’estate, saremmo in grado di vaccinare tutti i reggiani. Il problema però sono le forniture altalenanti dei vaccini da parte delle case farmaceutiche. Serve chiarezza, servono regole chiare e servono risposte certe. Abbiamo bisogno di fare un passo in avanti per iniziare il percorso che ci riporterà alla normalità. Ne va dell’unità delle nostre comunità e della tenuta di tutto il nostro Paese”.
Il servizio del 22 febbraio 2020
Coronavirus: un caso sospetto è in osservazione a Reggio Emilia. VIDEO
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