BOLOGNA – Dalla difesa della sanità pubblica al diritto all’abitare, fino alla prossima legge sugli affitti brevi: Michele De Pascale ha tracciato il bilancio del primo anno di legislatura evidenziando le priorità dell’azione a cominciare dalla sicurezza del territorio e dall’attenzione a welfare, manifattura e fasce più deboli della popolazione.
In particolare, il presidente della Regione ha citato tra le azioni più rilevanti l’investimento di oltre 300 milioni euro sull’edilizia residenziale pubblica, i 564 milioni per la non autosufficienza e i 45 milioni per i nidi e i servizi 0-3, ma anche la difficile decisione assunta per mettere a posto i conti della sanità, introducendo i ticket. “Si devono fare le cose che riteniamo giuste, anche quando sono difficili da spiegare”.
Una legislatura caratterizzata anche da un confronto serrato con il Governo. Forti le critiche sul sottofinanziamento della sanità e del trasporto pubblico e per l’assenza di un vero piano industriale, ma anche un sincero ringraziamento per l’impegno post alluvione. “Da gennaio saremo disponibili a una task force regionale. Voglio che non venga perso nessun investimento da parte delle imprese emiliano-romagnole. Non siamo arrivati dove volevamo, dobbiamo migliorarci ancora tanto”.
L’ultima riflessione il presidente della Regione l’ha però rivolta alla manovra 2026 che introdurrà tagli all’addizionale Irpef per i redditi tra 28 e 50 mila euro e aprirà una fase di innovazione per portare l’Emilia Romagna nel futuro. “Per praticare l’innovazione serve solidità”.
Regione Emilia Romagna Michele De Pascale













