REGGIO EMILIA – Pochi giorni prima dell’inferno. Un anno fa, proprio a fine settembre, una delegazione reggiana guidata dall’allora sindaco Luca Vecchi si trovava in Cisgiordania per la sottoscrizione di un accordo di collaborazione con la cittadina di Beit Jala, 15mila abitanti, a pochi chilometri di distanza da Betlemme.
Una missione, seguita da Telereggio, che si era conclusa pochi giorni prima dell’attacco di Hamas che ha provocato la reazione israeliana a Gaza fino all’intervento in Libano di questi ultimi giorni. Ma come si sono sviluppati, da allora, i rapporti con la comunità palestinese? Lo abbiamo chiesto a Stefano Cigarini della Fondazione E35, che ha coordinato il lavoro operativo sul campo. “I rapporti non si sono certo interrotti. Beit Jala, fortunatamente, si trova in una posizione non interessata dagli scontri, ma ha comunque subìto un periodo di chiusura che ha avuto conseguenze molto pesanti sull’economia. Durante quest’anno non si sono tenute missioni, ci sarebbero dovuti essere degli scambi di natura sportiva e culturale, ma non sono stati messi in atto vista la situazione e i rapporti vengono mantenuti con colloqui online”.
Reggio aveva ospitato, per una serie di incontri, lo scorso febbraio la pacifista israeliana Robi Damelin incontrata dalla nostra delegazione proprio durante la missione del settembre 2023.
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