REGGIO EMILIA – Da domenica 1 maggio saranno ulterirmente riviste le restrizioni anti contagio. Secondo quanto previsto entro la fine mese si assisterà all’addio definitivo al green pass. Il certificato verde non cessa di esistere, ma non sarà più richiesto. Unica eccezione le visite in ospedale e in Rsa, dove sarà necessario esibirlo sino al 31 dicembre. Decade anche l’obbligo per accedere ai luogo di lavoro, nei bar e ristoranti al chiuso, per aerei, treni, traghetti e pullman, alle mense non servitrà piu per andare allo stadio, a teatro e ai concerti. Per lo stop alle mascherine al chiuso c’è un dietrofront.
Nessun “libera tutti”, i numeri dei contagi continuano a preoccupare e anche se la pressione ospedaliera è praticamente azzerata, il virus continua pericolosamente a circolare. Fare decadere ogni protezione potrebbe esssere un errore che rischiamo di pagare in autunno. La pensano così esperti e medici. E la pensa cosi anche la Fondazione scientifica Gimbe voce autorevole e di riferimento, secondo la quale “Il virus circola troppo, no allo stop alle mascherine al chiuso”. A determinare questa decisione la valutazione su 72 province con oltre 500 casi su 100.000 abitanti. Nell’elenco anche Reggio con una media di 756 casi.
Intanto sta per partire il bonus psicologo, il contributo pari a 600 euro per ogni cittadino che abbia un reddito inferiore ai 50 mila euro annui e abbia la necessità di pagarsi le sedute di psicoterapia. Il bonus potrà essere richiesto attraverso un portale che sarà attivato dall’Inps a cui spetterà poi il versamento del pagamento della prestazione agli iscritti all’Ordine degli psicologi che si sono resi disponibili. Una misura decisa per affrontare le conseguenze sulla popolazione di questo lungo periodo di pandemia e di allarmi.
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