REGGIO EMILIA – Lunedì scorso in Sala del Tricolore il Consiglio comunale ha approvato una delibera in ordine al rinnovo della convenzione per l’esercizio dell’ufficio associato Legalità, l’organismo nato nel 2016 in accordo con Provincia e prefettura il cui compito è sostanzialmente quello di svolgere attività di controllo sul rilascio di permessi di costruire in ambito urbanistico e di edilizia privata, in applicazione del codice antimafia.
Sono stati 24 i voti favorevoli: oltre agli esponenti della maggioranza, si sono espressi per il sì anche Coalizione Civica e Lista Tarquini.
Hanno, invece, deciso di astenersi Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Secondo quanto ricostruito, per i rappresentanti del centrodestra la delibera sarebbe stata inserita in extremis tra i punti all’ordine del giorno, senza dunque la possibilità di essere valutata adeguatamente.
Passato il Natale, passati i convenevoli degli auguri, il Pd è subito andato all’attacco sottolineando con un comunicato la gravità della mancata adesione del centrodestra. Ecco le parole del capogruppo Riccardo Ghidoni: “La maggioranza esprime profondo rammarico e disappunto per il voto di astensione espresso dalle forze del centrodestra reggiano. Una scelta grave e irresponsabile, vista l’attenzione che il nostro territorio deve dedicare e che mina la credibilità di questa attività di legalità in supporto alle pubbliche amministrazioni. Il rinnovo della convenzione rappresenta, infatti, una delle misure più concrete per sostenere la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata”.
Un atteggiamento quello del centrodestra, aggiunge il Pd, che “contrasta con la necessità di essere coesi e determinati in una battaglia che riguarda tutti i cittadini, senza distinzione di parte politica”. Insomma, il 2024 si conclude con una polemica che infiamma la scena politica, su un tema particolarmente sensibile per il nostro territorio.
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