LUZZARA (Reggio Emilia) – Poco più di mezz’ora in aula al piano terra del tribunale. Una prima udienza preliminare davanti al giudice Dario De Luca molto veloce, ma anche molto attesa dai famigliari della vittima, il 38enne Ranjeet Bains operaio della 4B a Codisotto dove fu ucciso il pomeriggio del 7 febbraio scorso.
La sua famiglia e alcuni amici sono arrivati da Motteggiana, nel Mantovano dove abitano, per assistere all’inizio di un procedimento che vuole accertare le responsabilità per la morte di questo padre di famiglia che ha lasciato la moglie e due figli piccoli. Preso a calci, pugni e bastonate perché non voleva lasciare il suo posto di lavoro a un’altra persona. Questo sarebbe il movente. Accusati dell’ omicidio due fratelli indiani di 41 e 40 anni, Parajit e Carnjt Sing, suoi colleghi di lavoro e connazionali. Oggi non erano in aula, sono rimasti ai domiciliari a Latina. Un rinvio che si è reso necessario dall’assenza giustificata di uno dei difensori mentre era presente l’avvocato del maggiore dei due fratelli
Nuova udienza con rito abbreviato fissata il 28 marzo, la Cgil si costituirà parte civile. Le parti civili si preparano a dare battaglia. La proprietà dell’azienda, secondo i legali, pur a conoscenza di quanto stava accadendo non ha fatto nulla per impedire che tutto degenerasse. Per questo gli avvocati Mauro Intagliata e Francesco Tazzari annunciano di voler procedere anche in sede civile. Presentata una richiesta di risarcimento di 2 milioni e 300 mila euro, l’azienda ha messo in campo la propria assicurazione. Sarà necessario capire cosa accadrà a marzo.
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