LUZZARA (Reggio Emilia) – Esattamente due settimane fa a Codisotto di Luzzara, all’interno dell’azienda metalmeccanica Quattro B, l’omicidio del 38enne operaio di origini indiane Ranjeet Beans: i due aggressori (due colleghi connazionali) sono in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Non ci sono altri indagati. Pochi giorni dopo il fatto i famigliari della vittima avevano parlato di un clima difficile in quella ditta. Oggi siamo tornati lì, ecco cosa abbiamo raccolto.
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Ci presentiamo agli uffici della Quattro B con l’intenzione di parlare con il titolare, Sandro Bassoli. Il giorno 11 febbraio i famigliari della vittima ai nostri microfoni avevano lanciato accuse molto pesanti sostenendo che l’omicidio fosse stato premeditato e che contro Ranjeet ci fosse un clima intimidatorio dovuto al suo impegno sindacale. La Cgil ha preannunciato di essere pronta a riferire in Procura sul contesto lavorativo in questione. Il nostro obiettivo è di rivolgere qualche domanda proprio sulle condizioni presenti in azienda ai vertici della Quattro B. Ci accoglie un impiegato e ci riferisce che il titolare non c’è: “Non le posso dir niente al momento”.
Ci spostiamo a qualche chilometro di distanza in un’altra azienda di proprietà della famiglia Bassoli. Qui troviamo uno dei fratelli: ci riferisce che Sandro Bassoli non c’è perchè è stato convocato dai carabinieri a Reggio per essere nuovamente ascoltato sulla vicenda. Un incontro che rientra nella normale attività investigativa: “E’ stato chiamato, non è andato lui spontaneamente, spontaneamente noi non abbiamo niente da dire, abbiamo avuto la sfiga che è successo dentro l’azienda, ma non non c’entriamo niente. Conoscevo la vittima. Le questioni sindacali non c’entrano: quei due erano appena stati assunti. Sono state dette tante bugie“.
Alla Quattro B riusciamo a parlare con uno dei dipendenti, uno dei pochi italiani, dato che per la maggior parte sono di origine indiana: “C’erano stati dei litigi con i due aggressori, lui voleva far assumere il fratello, ma loro non volevano“.
Nei prossimi giorni, intanto la famiglia della vittima deciderà come procedere per il funerale. Il sindaco di Motteggiana dove l’operaio aggredito risiedeva e dove vivono moglie e figli incontrerà nelle prossime ore i rappresentanti della comunità indiana per una riflessione su quanto accaduto.
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