REGGIO EMILIA – E’ stato “l’omicidio di Natale”. Il delitto avvenne la mattina del 25 dicembre 2017, un dramma famigliare.
Franco Govi confessò. Lui e la sorella Franca condividevano la stessa abitazione di Canali da 17 anni. Al culmine dell’ennesima lite, l’uomo, oggi 74enne, strangolò la donna di 61 anni nel bagno, poi provò a togliersi la vita. Dopo essere stato per svariato tempo in una struttura dell’Ausl, Govi adesso è ai domiciliari in un’abitazione in cui vive solo. Lì ha appreso della sentenza d’appello arrivata nelle ultime ore, che gli ha ridotto la pena a 9 anni e 4 mesi.
Il 7 settembre 2019 il tribunale di Reggio Emilia lo aveva condannato a 12 anni. La corte bolognese gli ha riconosciuto le attenuanti generiche, prevalenti sull’aggravante della parentela che legava assassino e vittima, ma ha anche respinto la richiesta degli avvocati di Govi di eseguire una nuova perizia psichiatrica sull’anziano. La prima aveva detto che Govi era capace di intendere e volere al momento del delitto, mentre la difesa ha sempre sostenuto la seminfermità.
In primo grado, la Procura aveva chiesto per lui 14 anni. La sentenza era stata pronunciata dopo solo mezz’ora di camera di consiglio. L’imputato aveva rilasciato dichiarazioni spontanee, chiedendo scusa per quanto commesso.
Servizio Tg di Alessio Fontanesi
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