REGGIO EMILIA – E’ quasi tutto pronto, il progetto c’è: manca il perfezionamento dell’accordo tra Comune e Anas, visto che il primo ente è competente fino a Cella e il secondo per il resto della via Emilia e quindi del tratto che attraversa Cadè e Gaida.
Un accordo che dovrebbe avvenire entro qualche settimana. Dopodiché, inizieranno i lavori per l’installazione di un tutor nel tratto tra il ristorante La Mulata e Gaida: un dispositivo di controllo per monitorare la velocità sul rettilineo che prende le mosse dalla fine del centro abitato, dove il limite è dei 50 km/h, e che fa tendere le persone a pigiare sull’acceleratore. Il tutor calcolerà la velocità media tenuta, quindi, nei 3 chilometri scarsi del tratto La Mulata – Gaida, velocità che non dovrà superare i 70 km/h. Altrimenti, scatterà la multa.
Il progetto è stato messo a punto dalla polizia locale reggiana. L’iter prevede l’assenso della prefettura e il parere consultivo della polizia stradale, ma non ci saranno ostacoli. I tempi tecnici sono appunto quelli dell’interlocuzione con Anas, di cui fa parte anche il riposizionamento dei cartelli che indicano la fine del centro abitato. Sempre nell’ambito del miglioramento della sicurezza stradale di quel tratto della via Emilia, dovrebbero iniziare il prossimo settembre lavori per quasi 2 milioni e mezzo che vedranno la realizzazione di migliorie come attraversamenti pedonali e isole spartitraffico. Un pacchetto di fondi che il Comune ha ottenuto dal Pnrr. Opere simili realizzate diverso tempo fa in via Emilia Ospizio avevano contribuito, nel corso dei tre anni successivi, a ridurre gli incidenti del 56%.
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