REGGIO EMILIA – La provincia di Reggio era inserita nella cosiddetta “Area nord 11” insieme a Modena, Mantova e Verona. Ad aggiudicarsi la zona, nell’asta per il passaggio dei clienti della maggior tutela per l’energia elettrica al sistema delle tutele graduali, è stata Enel Energia.
Gli utenti reggiani che sono ancora nel mercato tutelato, un 30% secondo Federconsumatori, a luglio dunque passeranno dal Servizio Elettrico Nazionale (azienda sempre del gruppo Enel) a Enel Energia. In totale sono 7 gli operatori che si sono aggiudicati i 26 lotti della gara in base alle offerte con il maggior ribasso. A Enel sono andate 7 aree (il massimo assegnabile), 7 a Hera, 4 a Edison Energia, 3 a Illumia, 2 ad A2A, 2 a Iren, 1 a Eon. Iren, società di servizi pubblici partecipata anche dal Comune du Reggio, ha conquistato 340mila clienti soprattutto nel Sud Italia: in Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Molise. Per i 4,5 milioni di clienti a livello nazionale che dovranno passare a un nuovo fornitore i cambiamenti non arriveranno subito.
Gli effetti sulla bolletta si vedranno soltanto a fine agosto-inizio settembre. Il fornitore comunque invierà nelle prossime settimane le lettere ai clienti per spiegare il passaggio. La tariffa sarà calcolata con criteri simili a quelli utilizzati da Arera per la maggior tutela: un’offerta della tipologia Placet, con un prezzo variabile in base al mercato. L’utente però avrà un vantaggio in più: fino al 2027, se si resta nelle tutele graduali e non si passa al libero mercato, verrà applicato uno sconto rispetto agli oneri fissi presenti nella precedente bolletta: in tutto 131 euro all’anno, circa 11 euro al mese.
“Con l’asta i fornitori hanno abbassato molto i costi di commercializzazione dell’energia – spiega Rino Soragni di Federconsumatori – quindi all’utente conviene restare nel mercato di tutele graduali in questi 3 anni. Ricordiamo inoltre che gli utenti vulnerabili hanno il diritto di tornare nel mercato di tutela”. Rientra in questa categoria chi ha più di 75 anni, chi si trova in condizioni economiche svantaggiate o in una struttura abitativa d’emergenza, chi ha una disabilità o la necessità di utilizzare apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica.
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