CIVAGO (Villa Minozzo, Reggio Emilia) – In questa estate caratterizzata dall‘emergenza Covid, sono sempre di più gli escursionisti che popolano la nostra montagna, soprattutto nel fine settimana. Ieri, in particolare, al rifugio Segheria dell’Abetina Reale, a Civago, c’erano centinaia di persone.
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250 piatti usciti dalla cucina, almeno 190 persone che si sono alternate ai tavoli in solo giorno e solo per pranzo. Si può dire che la stagione per il Rifugio Segheria dell’Abetina Reale sia proprio decollata. Complice la bella giornata di sole, ma soprattutto un’estate fuori dall’ordinario in cui i progetti per le vacanze sono stati stravolti dalla pandemia di Coronavirus. Siamo a Civago di Villa Minozzo. La struttura, di proprietà del parco dell’appennino tosco-emiliano è gestita da Sara Perazzoli e dal suo compagno Marcello Terzi: originaria di Carpi, la coppia è subentrata ai precedenti gestori poco prima che il lockdown fermasse il paese, ha preso la residenza nel rifugio e in primo momento si è reinventata con il take away. Poi, dal 4 maggio, quando è stato possibile spostarsi in Regione sono cominciati ad arrivare gli escursionisti, un numero sempre maggiore soprattutto dopo la riapertura del ristorante.
Il Rifugio Segheria dell’Abetina Reale nella stagione estiva è aperto tutti i giorni. Ci si può arrivare da Civago oppure dal sentiero 605. Considerata la necessità di rispettare le norme anti contagio a pranzo è necessaria la prenotazione. La struttura principale e la casa del custode hanno anche 21 posti letto, ma sarebbero stati tre volte tanto senza distanziamento, oltre ad un’area attrezzata per le tende. Da qui passano comitive di adulti e ragazzi, escursionisti e ciclisti in mountain bike. Un posto ideale in mezzo alla natura del nostro appennino.
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