REGGIO EMILIA – Uno dei due attivava carte di credito prepagate per raccogliere i soldi delle vittime, l’altro rispondeva agli annunci di beni in vendita on line alla ricerca di persone da truffare. E i soldi raccolti? Venivano spesi in pochi giorni in negozi e centri scommesse compiacenti, che restituivano anche contante ai due truffatori, e le carte venivano chiuse. Un giro vorticoso di carte prepagate e di operazioni che non è sfuggito ai carabinieri di San Polo.
Le indagini sono partite dalla denuncia di una vittima, un giovane residente in paese, che invece di ricevere quanto pattuito, è stato indotto a versare a più riprese fino a 1500 euro sulla carta prepagata dei truffatori. Lo stesso è accaduto ad altre due vittime residenti nelle province di Ravenna e di Roma. A porre fine all’azione dei due indagati hanno pensato i carabinieri di San Polo. Per entrambi, residenti in provincia di Brescia, è scattata la denuncia per truffa.
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