RUBIERA (Reggio Emilia) – L’affare era nato come un interessante investimento immobiliare tra Reggio e Piacenza. Alla fine invece è sfumato l’affare e sono spariti i soldi. Sono i particolari dell’operazione della Guardia di Finanza di Reggio che ha denunciato due persone, un calabrese di 44 anni originario di Cosenza incensurato e residente a Rubiera (I.D.G.), e un rubierese di 71 anni (M.F.) accusato di esserne il complice. Devono rispondere del reato di truffa ma anche di evasione fiscale per i redditi, un milione di euro, sottratti al fisco.
Tutto nasce dalla denuncia alla Finanza della vittima principale del diabolico sistema, il rubierese Marco Bizzarri (60 anni), amministratore delegato di Gucci residente sempre a Rubiera, che fidandosi della mediazione del 71enne aveva consegnato una ingente somma di denaro attratto da quello che pareva a tutti gli effetti, un buon investimento. Nonostante le insistenti telefonate e la richiesta di spiegazioni anche sul mancato rogito, dell’uomo e dei soldi però non aveva più avuto nessuna notizia. Ha allora deciso di affidarsi alla Finanza e sporgere una denuncia, alla quale si sono unite quelle di altri reggiani finiti a loro volta nella rete.
Le querele sono arrivate sul tavolo del sostituto procuratore Cristina Giannusa, e il giorno della vigilia di Natale è scattata la perquisizione del Nucleo di Polizia economico-finanziaria, guidato dal tenente colonnello Maria Di Domenica, nell’abitazione del procacciatore d’affari. Nel blitz, sono sono state sequestrate quattro auto di grossa cilindrata, tra cui una fiammante Aston Martin, un’Audi R6 e una Alfa Romeo Giulia intestate a una società riconducibile al 44enne, e un’Audi A6 intestata alla compagna di origini brasiliane, per un valore complessivo di circa 450mila euro non compatibile con le posizioni fiscali degli indagati e della donna.
Le indagini proseguono per fare piena luce sul caso che ha coinvolto come vittima il manager rubierese, dal 2015 a capo della firma della moda e non solo. Bizzarri ha recentemente rilevato e rilanciato l’Osteria del Viandante a Rubiera ed è entrato nella compagine societaria della Rubierese calcio. Un manager dunque abituato a concludere affari e su questo contavano i due senza scrupoli che alla fine, però, sono stati incastrati.
Guarda la fotogallery delle auto sequestrate
Reggio Emilia Piacenza guardia di finanza sequestro truffa investimenti auto di lusso