RUBIERA (Reggio Emilia)– Di lei e della sua posizione si era già occupata l’Ausl di Reggio, che aveva aperto un procedimento disciplinare. Ora la sua posizione si aggrava perché è stata anche denunciata dalla Guardia di finanza. Il medico, secondo le Fiamme Gialle, è responsabile di aver ampliato, con modalità illecite, la platea dei suoi assistiti, per ottenere maggiori compensi a danno del Servizio Sanitario Nazionale. I casi sui quali sono stati fatti accertamenti sono alcune decine. Persone che si sarebbero trovate con il medico sostituito all’improvviso, senza averne mai fatto richiesta. Le stesse persone si sono poi rivolte all’Ausl lamentando la situazione. Da lì sono partite le verifiche.
Nel corso delle indagini è emerso che dopo il pensionamento di un altro professionista, la dottoressa ora indagata avrebbe indotto gli assistiti a sottoscrivere apposite deleghe di cambio del medico raccontando di esserne il sostituto. Altre volte aveva presentato moduli con la firma falsa dell’assistito agli sportelli dell’Azienda sanitaria, con allegata una copia del documento d’identità del paziente. Documenti che fotocopiava di nascosto, durante una visita o ancora mentre prestava soccorso in qualità di medico ad un ferito in un incidente. La donna, ex medico di base a Rubiera, era già stata protagonista di singolari proteste davanti al suo ambulatorio e aveva già subito una condanna a 8 mesi, sempre per la falsificazione di firme a Modena, quando faceva la Guardia medica.
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