BORETTO (Reggio Emilia) – Alla fine il Po ha restituito anche il corpo del 32enne Vasalica Felix Suciu. Dopo quasi 48 ore di ricerche, è stato ritrovato il cadavere del giovane autotrasportatore che si era tuffato nelle acque del Grande Fiume nel primo pomeriggio di domenica per aiutare lo zio in difficoltà, il 58enne Emil Bordea, riportato in superficie senza vita dopo poche ore.
Sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco a recuperare, intorno alle 11, il 32enne nei pressi del Lido Po, come ha raccontato in diretta a Tg Reggio il sindaco di Boretto Matteo Benassi: “La zona del ritrovamento è la stessa del povero zio, vicino alla presa delle bonifiche dove poi stavano pescando domenica all’ora di pranzo. Probabilmente, essendoci lì le pompe che aspirano l’acqua, si creano vortici che hanno trattenuto i corpi”.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri che stanno conducendo le indagini, zio e nipote, residenti a Sorbolo (Pr), erano sulla spiaggione insieme ad alcuni parenti per trascorrere una domenica che doveva essere di festa. Stavano grigliando e pescando. Improvvisamente, la canna del 58enne è finita in acqua, forse tirata da un pesce. Emil Bordea si è immerso per recuperarla, ma è stato trascinato dalla corrente. Per soccorrerlo Vasalica Felix Suciu si è tuffato con amico: mentre quest’ultimo è riuscito a riemergere, del 32enne si sono perse le tracce. Dopo 48 ore di lavoro, il tragico epilogo. “Anche la sabbia, pur con pochi centimetri d’acqua, può risultare pericolosa – ha aggiunto Benassi – Ci sono i segnali di divieto proprio per l’acqua e la sabbia, che fa l’effetto risucchio”.
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