LECCE – Una partita indirizzata fin dai primi minuti. Senza storia. Lo dicono il risultato, 7-1 per il Lecce, così come i valori in campo e i numeri delle conclusioni a rete create dalle due compagini. Sette schiaffoni che fanno malissimo a una Reggiana che, dopo la sconfitta a tavolino incassata giovedì per mano del giudice sportiva, subisce una netta batosta in casa di una delle favorite per il salto in Serie A. Troppo forte questo Lecce per una Reggiana che deve immediatamente voltare pagina, considerando l’impegno “salvezza” contro la Cremonese di domenica al “Città del Tricolore” (fischio d’inizio ore 15). Per amanti delle statistiche, la Reggiana non incassava 7 gol in campionato dal 4 giugno 1967, quando perse 8-1 contro il Genoa a Marassi in serie B.
Reggiana che vede in campo, per la prima volta in questa stagione, la difesa titolare. Arlind Ajeti, Paolo Rozzio e Andrea Costa sono lì a comporre il tridente arretrato in casa granata. L’ultima presenza di Costa è sempre contro un’altra pugliese: la notte magica del 22 luglio, quando i granata sconfissero 1-0 il Bari e volarono in B. La stessa data che vide l’ultima ufficiale di Giacomo Venturi, portiere granata che dopo alcuni problemi fisici in estate ha debuttato oggi in Serie B. Una sfida che capita a 27 anni esatti dalla prima vittoria in Serie A dei granata (Reggiana-Cremonese 2-0, vittoria con gol di Futre ed Esposito).
Serie B, Lecce – Reggiana 7-1: le interviste ai protagonisti. VIDEO
Ma lo stadio di un altro primato, quello della prima vittoria in trasferta nel massimo campionato (17 aprile 1994, 4-2), non porta però altrettanto bene. Perché Massimo Coda ci mette 3 minuti e 22 secondi per timbrare il quinto gol di fila in altrettante partite. Il Lecce è un rullo compressore, è la squadra che tira di più in porta del campionato (19-7 in questa partita, di cui 10 solo nel primo tempo) e si vede anche in questi 90’. I salentini schiacciano la Reggiana nella propria metà campo e trovano il bis sempre con Coda. Granata che soffrono e la difesa titolare al completo, alla prima, fatica a contenere il duo Mancosu-Coda. La sofferenza arriva soprattutto per vie centrali, con Rozzio in particolare difficoltà e Alvini che chiede a Varone di aiutarlo in fase di contenimento e costruzione.
La Reggiana si avvicina timidamente alla porta di Gabriel: è solo Mazzocchi a creare due opportunità pericolose nel corso del primo tempo. Avanzate che non intimidiscono la compagine salentina, che sempre per vie centrali trova il tris con Tachtsidis. “Non siamo noi” – ha bisbigliato Alvini al rientro in campo ma la scossa non arriva. Pochi minuti dopo, al quarto, Coda sigla la sua tripletta personale (7 gol complessivi in campionato). Si tratta della prima rete che subisce la Reggiana nei secondi tempi e sarà presto seguita da quelle di Falco, Majer e Calderoni. Quattro gol in 34’. Unica nota lieta il gol di Paolo Rozzio, il primo della sua carriera in Serie B. Voltare pagina alla svelta.