REGGIO EMILIA – Riorganizzare le prestazioni sanitarie. Se ne sta occupando l’Ausl reggiana in queste ore. Il piano è ancora da mettere a punto ed è la conseguenza della crescente pressione che le strutture ospedaliere pubbliche stanno subendo da almeno tre settimane.
Al momento, sono 13 i pazienti in terapia intensiva, un numero stabile, mentre si registrano 6 nuovi accessi nei reparti ordinari che contano in totale 120 pazienti. La progressiva saturazione dei posti letto, unita anche alla necessità, come chiede la Regione, di tenere aperti quanto più possibile i punti vaccinali comporteranno una riduzione degli interventi chirurgici non urgenti. Di ufficiale non c’è ancora nulla, ma i vertici dell’azienda si stanno confrontando. Il punto della situazione finirà domani sul tavolo dell’ufficio di presidenza della conferenza territoriale socio-sanitaria.
La crescita dei contagi costringe di fatto gli ospedali a concentrarsi sui pazienti colpiti dal virus, con un rallentamento per quanto riguarda le attività non legate al Covid. E con ripercussioni in vista anche sulle liste d’attesa, un fronte che faticosamente l’Ausl in questi mesi ha cercato di riportare alla normalità.
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