REGGIO EMILIA – “Si comincia con un clima crepuscolare, quasi incanto d’autunno”. Teatro Cavallerizza gremito e incantato dalla lezione-concerto di Emanuele Ferrari. In “L’oreficeria delle emozioni: Ravel”, il pianista ha riprodotto la Sonatina, un’opera scritta dal compositore francese Maurice Ravel all’inizio del 1900.
Una vera e propria lezione-concerto: dopo aver suonato il brano una prima volta, l’artista milanese ha poi analizzato pezzo per pezzo la Sonatina, permettendo al pubblico di apprezzarne tutti i segreti e le sfumature in occasione della riproduzione finale. “Un sintetico capolavoro che all’inizio del 900 che reinventa il passato e la tradizione con una fantasia ispiratissima, dalla prima nota all’ultima, una fantasia nutrita di immaginario letterario e pittorico”, ha detto il pianista.
Un nuovo metodo di raccontare la musica classica per Emanuele Ferrari, ricercatore di musicologia e scuola della musica presso l’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Musica e didattica della musica. Nella sua carriera ha tenuto spettacoli e lezioni anche in Europa, Stati Uniti e Sud America. Nella serata di sabato 25 gennaio la sua ultima tappa in terra reggiana, dove non sono mancati gli applausi.
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