REGGIO EMILIA – Quella sala che fu teatro dell’inizio di un sogno, di un progetto repubblicano, è la casa del Consiglio comunale e ogni anno è la tappa di centinaia di studenti, sposi, nuovi reggiani cui viene conferita la cittadinanza italiana.
E così dai patrioti di Reggio, Bologna, Modena e Ferrara del 1797 si passa all’oggi, ai concetti di solidarietà e integrazione, ricordati dal sindaco della città Luca Vecchi prima in Sala del Tricolore e poi al teatro Vallo. Per la prima volta, e diventerà consuetudine, a rappresentanti di tre associazioni tra le 30 che afferiscono a Mondinsieme sono stati consegnati copia della Costituzione e del primo Tricolore. Parliamo del gruppo di volontari ucraini, dell’associazione interculturale senegalese Afrodanzalo, di quella maliana Badegna-Fratellanza. “Se l’integrazione è fatta sulla base della legalità e nel rispetto della Costituzione, è un ruolo fondante del nostro Paese”, il commento del ministro Ciriani.
Il primo cittadino ha parlato di “patriottismo della responsabilità. “Quella bandiera significa unità nella diversità – ha aggiunto – Fin da subito, il vessillo ha saputo essere un grande sogno di libertà che ha accompagnato il Paese nel suo lungo percorso tra unità nazionale, guerre e, attraverso la Costituzione, fino alla repubblica. Il primo passo, qui dentro, 226 anni fa”. Vecchi poi, parlando di sostegno mutualistico anche come coordinatore regionale Anci davanti a una platea gremita di fasce tricolori, si è soffermato sulle esigenze dei comuni e su quella che ritiene una tra le maggiori priorità.
Le foto di Corrado Bertozzi per Reggionline
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