VENTASSO (Reggio Emilia) – Claudio Marchini, pilota; Anna Maria Giorgio, medico anestesista; Corrado Dondi, infermiere; Angelo Maffei, paramedico. Volavano insieme il 18 agosto di 31 anni fa a bordo del Charlie Alpha, l’elisoccorso che si era alzato da Parma per raggiungere il Ventasso. Un 73enne reggiano, Giovanni Landini, si era accidentalmente sparato un colpo di fucile. Le sue condizioni erano gravi.
Alle 8.25 del mattino gravava una fitta nebbia sul nostro Appennino. L’elisoccorso si alzò comunque in volo, le ultime parole del pilota furono: “C’è nebbia, torno?”, poi lo schianto e l’incendio. Landini, nel frattempo, era già morto ma non ci fu il tempo per avvertire l’equipaggio. Ogni anno, da allora, le vittime di quella tragedia vengono ricordate con una cerimonia a Parma in via Casati Confalonieri dove c’è un cippo con i nomi dei morti. A ricordarli c’è sempre Marco Boselli, un infermiere che avrebbe dovuto essere a bordo di quell’elicottero e che per partecipare a un matrimonio quel giorno chiese il cambio al collega Corrado Dondi. Tanti giri del destino per una tragedia che anche 31 anni dopo scuote cuori e memorie.
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