REGGIO EMILIA – “La mafia oggi non è più quella stragista di 30 anni fa, ma è ancora presente ed è capace di infiltrarsi nella nostra economia”. Il giudice Francesco Maria Caruso, che quando era presidente del tribunale reggiano ha presieduto la corte del primo grado del maxi processo Aemilia, è intervenuto in Sala del Tricolore in occasione del trentennale della strage di Capaci.
“Abbiamo bisogno di filtrare le nostre attività – le sue parole – conoscere l’origine, trovare per ogni iniziativa economica quelle che sono tradizionalmente in dubbio o discutibili, di conoscere da dove vengono, non possiamo lasciare opacità dove ci sono iniziative che potrebbero riciclare fondi neri”. Il giudice oggi è in pensione e ha partecipato all’iniziativa organizzata dall’associazione antimafia Cortocircuito: “Avere questo momento ogni anno, ricordare quello che è stato fatto, come è stato fatto, cosa c’è voluto per arrivare a questo punto, la consapevolezza acquisita viene conservata anno dopo anno e soprattutto serve alle nuove generazioni che niente è conquistato definitivamente ma va conquistato giorno per giorno”.
All’incontro erano presenti le autorità. Non c’erano, però, il presidente dell’Ordine degli avvocati e della camera penale: Enrico Della Capanna e Luigi Scarcella hanno detto di non aver ricevuto alcun invito. Un’occasione per mantenere l’attenzione sul fenomeno “che – ha ribadito il giudice Caruso – oggi è presente in tutta Italia. Il rischio fortissimo è che si creda che la battaglia sia vinta o che comunque sia in fase di vittoria, o che le mafie siano meno pericolose e che possono essere controllate con gli strumenti deboli che si adottavano una volta. C’è un rischio forte di sottovalutazione dello stato delle cose e della riduzione del contrasto che deve essere adottato”.
Cortocircuito ha poi presentato un primo bilancio dell’attività dello sportello Legalità e Giustizia, aperto lo scorso febbraio: 28 le persone incontrate, che hanno segnalato episodi o che hanno chiesto informazioni, tra artigiani, commercianti e professionisti. Diverse decine le consulenze telefoniche.
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