REGGIO EMILIA – Tre soggetti, diversi per natura, assetto societario, dimensioni e missione, ma legati da un’ispirazione comune: è questa la struttura delle attività che Reggio Emilia sviluppa nel campo dei servizi educativi per l’infanzia.
Una rete che ha contribuito a fare dell’esperienza educativa della nostra città un’eccellenza apprezzata e studiata in tutto il mondo. Al centro ci sono i bambini e i nidi e le scuole dell’infanzia gestite dall’Istituzione, il soggetto promosso dal Comune che garantisce il funzionamento dei servizi educativi 0-6 anni. Presieduta da Federico Ruozzi e diretta da Nando Rinaldi, l’Istituzione ha avuto nel 2024 entrate per 38 milioni. Il Comune ha garantito 23 milioni di trasferimenti, Stato e Regione 5, mentre altri 5 milioni arrivano dalle rette pagate dalle famiglie. I dipendenti sono circa 600 e costano 17 milioni di euro. Il bilancio 2024 si è chiuso con un avanzo di 1,6 milioni.
I numeri degli altri due soggetti – Reggio Children e Fondazione Reggio Children – sono assai più contenuti, ma grande è il risultato della loro attività. Reggio Children è una società a responsabilità limitata, le cui quote fanno capo per il 51% al Comune e per il 46% alla Fondazione. Cuore delle sue attività è il Centro Loris Malaguzzi, con 30 gruppi di studio da tutto il mondo e 2.300 partecipanti solo l’anno scorso. Ricerca, mostre, editoria, formazione e relazioni internazionali sono le voci fondamentali di un’attività che produce circa 4 milioni di ricavi con una trentina di dipendenti e bilanci quasi sempre in attivo.
La Fondazione Reggio Children nasce nel 2011 con l’obiettivo dichiarato di offrire al mondo la qualità educativa realizzata a Reggio, di migliorare la vita delle comunità promuovendo i diritti dell’infanzia, soprattutto dove la povertà la fa da padrona. Dalla fine dell’anno scorso alla presidenza c’è Francesco Profumo, ex rettore del Politecnico di Torino ed ex Ministro dell’Istruzione. La Fondazione, che ha una dozzina di dipendenti, realizza progetti che ottengono il finanziamento di soggetti terzi. Ha ricavi per oltre 1 milione di euro e bilanci in equilibrio.
Carla Rinaldi, la pedagogista scomparsa in aprile, già presidente sia di Reggio Children che della Fondazione, era convinta della necessità di una riconfigurazione di questo sistema. Lo ha ricordato il presidente di Reggio Children Cristian Fabbi il 16 giugno scorso, in occasione dell’assemblea di bilancio di Reggio Children. Carla Rinaldi, ha detto Fabbi, sperava di “vedere i tre soggetti lavorare in modo sinergico, definendo bene quello che ogni soggetto avrebbe dovuto fare per evitare sovrapposizioni”.
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