REGGIO EMILIA – Mazzette in cambio di appalti. Soldi e anche regali tra cui una cassa di champagne, per favorire l’assegnazione di lavori da parte di Aipo a imprenditori. Ma non solo, anche l’auto di servizio utilizzata per fini personali. Accusato di corruzione e peculato, l’ex direttore di Aipo, Meuccio Berselli, 63 anni, parmigiano, ha patteggiato 2 anni con pena sospesa. Un accordo concesso dopo che il manager ha risarcito il danno e senza pene accessorie.
Una vicenda in cui era finito coinvolto anche un imprenditore residente a Poviglio: Paolo Ubaldi 78 anni, amministratore dell’impresa Moteco srl (Movimento terra e Costruzioni), accusato di avere corrotto Berselli con denaro contante: le telecamere piazzate dagli investigatori della Guardia di Finanza avevano ad esempio documentato nel gennaio 2023 il passaggio da Ubaldi a Berselli di una busta contenente 3mila euro.
Ubaldi ha patteggiato la pena di 1 anno e 11 mesi. Un anno e 4 mesi, inoltre, la pena patteggiata da una dipendente dell’azienda di Ubaldi, la 54enne parmigiana Francesca Tirelli, che avrebbe prelevato parte delle somme poi consegnate dall’imprenditore al dirigente Aipo.
Meuccio Berselli era stato nominato al vertice di Aipo nel luglio del 2022: l’inchiesta condotta dalla Procura di Parma era emersa nel febbraio del 2023 quando lo stesso Berselli era stato sospeso dall’incarico. Direttore facente funzioni di Aipo è al momento Gianluca Zanichelli.
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