REGGIO EMILIA – L’afflusso dal tardo pomeriggio è stato più lento e difficoltoso del previsto, la dinamica del deflusso è andata oltre le più rosee aspettative. Potremmo sintetizzare così l’ingresso e l’uscita dei 103mila per e dalla Rcf Arena. Se infatti alle 19, e quindi a due ore dal concerto, appena il 50% degli spettatori era in Arena, alle 4 della scorsa notte le strade, autostrada compresa, erano libere, e a quell’ora sono stati chiusi il Centro operativo comunale al Tecnopolo, coordinato dal comandante della polizia locale Stefano Poma assieme alla polizia stradale, e il Centro operativo sicurezza all’interno del Campovolo, gestito dalla questura.
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Le prime persone a piedi hanno iniziato a defluire dieci minuti dopo la mezzanotte, al termine delle ultime note e dello spettacolo pirotecnico, e hanno creato un piccolo tappo all’ingresso del viale, e quindi le prime auto si sono messe in strada attorno all’una, ma in tre ore tutti se n’erano andati. Un successo, se si pensa al numero di veicoli coinvolti.
Nel pomeriggio invece la coda in entrata su via Mozart era iniziata attorno alle 16, ovvero un’ora abbondante in anticipo rispetto alle previsioni del piano organizzativo. Di conseguenza, l’ingresso in Arena della metà degli spettatori è avvenuta in ritardo. Il punto critico è stato il parcheggio di via Mozart: lì erano predisposti 7mila posti auto, molti, e la coda per entrare è ricaduta a cascata su via Beethoven, su viale del Partigiano, su via Lenin, fino all’asse attrezzato per Correggio e alla tangenziale.
 Positivissimi i dati sanitari, considerando sempre la quantità di persone e le alte temperature. 255 persone hanno accusato lievi malori o colpi di calore e sono state soccorse in Arena: è lo 0,2% del totale. In due sono stati portati al pronto soccorso per distorsioni.
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La soddisfazione del questore Giuseppe Ferrari
In esito ai servizi di ordine e sicurezza pubblica, che ho disposto il 4 giugno in occasione del concerto, vorrei esprimere il mio più sentito apprezzamento, a tutto il personale, impiegato in un contesto operativo estremamente delicato.
 L’iniziativa presentava obiettivi profili di complessità, atteso che quella di ieri sera era la prima grande manifestazione, a cui hanno preso parte quasi centomila persone, a svolgersi all’interno del nuovo impianto reggiano. 
 Grazie all’attenta e scrupolosa pianificazione dei dispositivi da parte di questa Questura, che ha coinvolto centinaia di appartenenti alle Forze dell’Ordine, oltre ad altrettanti operatori della sicurezza sussidiaria, sapientemente coordinati dai Funzionari della Polizia di Stato, nonché grazie all’impegno e alla professionalità profuse, da tutti coloro i quali hanno preso parte ai servizi, l’evento, in ogni sua fase, si è svolto con la massima regolarità, in sicurezza e senza alcun riflesso negativo per l’ordine pubblico.











