REGGIO EMILIA – Le 40mila persone che hanno riempito la piazza in occasione delle nove edizioni di Notte di Luce, ma anche i 530 ragazzi che hanno partecipato alle attività sportive e motorie. In 3mila si sono impegnati in attività di formazione. Poi, le 120 aziende che hanno collaborato con il servizio socio occupazionale “Strade” per ospitare percorsi di tirocinio e cittadinanza attiva. Sono i 10 anni di “Reggio città senza barriere”, il progetto di sensibilizzazione sulla disabilità nato per abbattere le barriere fisiche e mentali.
“Una delle cose più importanti è stata quella di chiedere alle persone disabili che cosa desiderassero per la propria vita e, quindi, provare a costruire soluzioni attraverso tutti gli enti della città: dalla Reggiana, che ha aperto una scuola di tifo, a Palazzo Magnani, dai Musei Civici all’azienda dei trasporti”, le parole di Annalisa Rabitti, assessore alle Pari opportunità.
L’iniziativa era nata all’interno di Fcr, associata cinque anni fa al settore della cultura. “La nostra area welfare ha sviluppato delle peculiarità di collaborazione con le istituzioni e attività culturali”, ha spiegato Andrea Capelli, presidente di Fcr. Venerdì alle 17.30 ai Chiostri di San Pietro sarà presentato il libro che racconta i 10 anni di lavoro sull’inclusione delle persone con disabilità. Sarà sottoscritto un nuovo protocollo da parte di 70 soggetti tra enti, imprese e associazioni per azioni sempre più mirate alla tutela dei diritti delle persone fragili. Poi, ai Musei Civici il lavoro che un gruppo di ragazzi ha svolto insieme all’artista Pamcoc, ovvero Pamela Cocconi, sulla mostra di Giulio Bizzarri. “Abbiamo lavorato all’interno della mostra sull’allestimento – ha detto Alessandro Gazzotti, curatore Musei Civici – L’esito di questo lavoro sarà esposto sabato alle 17.30 e si potrà visitare nei giorni successivi fino al 24 marzo”.
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