CORREGGIO ( Reggio Emilia) – Tre città, un unico omaggio corale: Correggio, Bologna e Rimini si uniscono per celebrare il settantesimo anniversario dalla nascita di Pier Vittorio Tondelli (1955–1991), autore simbolo della letteratura italiana contemporanea.
Il progetto Tondelli70 propone un ricco calendario di eventi da settembre a dicembre 2025, con l’obiettivo di valorizzare l’opera e l’eredità culturale dello scrittore emiliano.
Nel fine settimana da venerdì 12 a domenica 14 settembre, Correggio, città natale di Tondelli, ospita una serie di iniziative che intrecciano letteratura, fotografia e performance. Si parte venerdì sera con Libertini Invisibili, un match letterario tra Lodo Guenzi e Bebo Guidetti, che metteranno a confronto le “Città invisibili” di Calvino e gli “Altri libertini” di Tondelli.
Il cuore del programma è la mostra Tondelli Reporter, allestita presso Palazzo dei Principi (sala Putti), che raccoglie scatti inediti dai suoi reportage letterari: un viaggio tra Grasse, Klagenfurt e Kirchstetten, luoghi attraversati sulle tracce dei suoi miti — Bachmann, Prokosch, Auden, Kerouac. L’inaugurazione è prevista per domenica 14 alle ore 17, con interventi di Claudio Franzoni e Gino Ruozzi. La mostra sarà visitabile fino al 18 ottobre.
A seguire, il reading musicale Tondelli Remix a cura di NicoNote, un’esperienza sonora che fonde parole e musica, a quarant’anni dalla pubblicazione del romanzo Rimini.
La Regione Emilia-Romagna, insieme al Comune di Correggio, alla Fondazione Pier Vittorio Tondelli e all’associazione D.E-R, sta realizzando un documentario con testimonianze inedite di artisti ed esperti. Un racconto corale che ripercorre l’opera e i luoghi dello scrittore, offrendo uno sguardo profondo sulla sua influenza culturale.
Tondelli, autore di romanzi come Altri libertini, Camere separate e Un weekend postmoderno, ha saputo raccontare le inquietudini e i sogni di una generazione, intrecciando autobiografia e sperimentazione. La sua scrittura, radicata nella cultura emiliano-romagnola e aperta all’Europa, continua a parlare al presente.