REGGIO EMILIA – Tre anni fa Hui Zhou, la giovane barista del Moulin Rouge, locale che gestiva assieme alla famiglia all’ex Foro Boario di Reggio, fu uccisa da Hicham Boukssid. A breve l’avvocato dell’uomo depositerà ricorso in Appello.
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Arrivò al bar Moulin Rouge, accoltellò a morte Hui Zhou, fuggì, si costituì diversi giorni dopo: e in quella serie di azioni le perizie hanno ravvisato una semi-infermità mentale. Fu un agosto doloroso per una famiglia, di apprensione per i cittadini, di ricerche senza sosta per la polizia quello del 2019. Sono trascorsi tre anni da quel giorno e l’avvocato del 37enne Hicham Boukssid, condannato a 24 anni e 6 mesi lo scorso maggio, si prepara a depositare il ricorso in Appello: le motivazioni del primo grado parlano della “volontà, da parte dell’assassino, di infliggere sofferenze ulteriori alla sua vittima”. Tre minuti di furia omicida registrati in parte dall’occhio elettronico delle telecamere di videosorveglianza. “Diversamente da quanto ha stabilito la corte, non ci fu crudeltà – dice il legale Pina Di Credico – La nona delle nove coltellate inferte fu quella mortale, significa che Hicham non ha infierito. Il concetto giuridico di crudeltà è diverso dal sentire sociale”.
Se in secondo grado cadesse l’aggravante – l’unica rimasta a carico del 37enne, visto che c’era già stato il non accoglimento della premeditazione e dei futili motivi alla luce dello stato mentale di un disturbo di personalità nel quale Hicham si sarebbe trovato al momento del delitto -, la pena potrebbe calare ancora di un terzo. Intanto l’uomo è osservato a vista in un reparto speciale del carcere di Reggio: si teme che possa farsi del male. Ha chiesto di incontrare i parenti di Hui Zhou, ma dal suo avvocato è stato ritenuto non fosse prudente.
Omicidio al Moulin Rouge, 24 anni e mezzo all’assassino di Hui Zhou. VIDEO
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