GUASTALLA (Reggio Emilia) – La soppressione di quattro fermate sulla Reggio-Guastalla decisa da Trenitalia Tper e Fer a metà anno scolastico – San Giacomo e San Giovanni, dove ci saranno corse parziali; Pieve Rossa e Pratofontana, senza alcun servizio dal 7 gennaio – colpisce gli utenti e scuote la politica. In ballo c’è il futuro stesso della linea e, più in generale, di tutte le ferrovie reggiane.
Negli anni non sono queste le prime fermate soppresse: Due Maestà, Fogliano e Bosco sulla Reggio-Sassuolo; Codemondo e le più piccole di Cavriago sulla Reggio-Ciano e, ora, le quattro della Reggio-Guastalla. Trenitalia Tper e Fer hanno giustificato la decisione per la vicinanza ad altre fermate e per il numero di utenti e con la volontà di evitare i ritardi aumentati dopo l’introduzione del sistema di controllo marcia treno.
Restano i disagi evidenti per chi andava a prendere il treno in quelle fermate e la preoccupazione di chi punta su un servizio ferroviario sempre più puntuale e in grado di attrarre nuovi passeggeri: togliere non è mai un segnale di crescita. Così i sindaci Paolo Dallasta di Guastalla, Pietro Cortenova di Bagnolo, Simone Zarantonello di Novellara; l’assessora alla Mobilità di Reggio Emilia, Carlotta Bonvicini, i consiglieri regionali Costa, Carletti e Burani e la deputata Ilenia Malavasi hanno colto l’occasione per chiedere un tavolo urgente con la Regione sul futuro delle ferrovie reggiane.
Vogliono più risorse per aumentare le corse e garantire un trasporto più efficiente e che siano risarciti gli abbonati che usavano le fermate soppresse. Più in generale, le tre linee ferroviarie reggiane sono un vero tesoro per chi crede nella mobilità sostenibile: “Dopo l’elettrificazione – sostengono – adesso è il momento di fare un ulteriore salto di qualità da un punto di vista tecnologico e dell’offerta’. Più corse e un servizio combinato con il trasporto pubblico, e per questo chiedono che al tavolo si sieda anche l’Agenzia per la mobilità, per integrare sempre di più i servizi su ferro e quelli su gomma. Il confronto con la Regione si annuncia però serrato perché invertire la storia dopo un’epoca di ritardi e soppressione di corse e fermate, sulla pelle dei pendolari, non sarà affatto facile.
Reggio Emilia Guastalla tper Fer Reggio-Guastalla fermate soppresseIl treno non si ferma più: studenti a piedi e famiglie in rivolta. VIDEO