MODENA – L’università di Modena e Reggio in campo per migliorare il trasporto pubblico nell’era del Coronavirus in vista del nuovo anno scolastico quando gli studenti riempiranno i mezzi urbani ed extraurbani. Il progetto di ricerca IoMiMuovo del centro dipartimentale Intermech, guidato dal prof Francesco Leali, ha ottenuto dalla Regione 120mila euro per lo sviluppo. Dei quasi 2 milioni erogati da via Aldo Moro, per il finanziamento di 12 progetti di ricerca e innovazione, 480mila euro sono andati a Unimore per questo e altri tre progetti. IoMiMuovo si pone l’obiettivo di sviluppare soluzioni per favorire la mobilità pubblica pur garantendo la salute dei viaggiatori e supportare le compagnie di trasposto nell’adempimento dei vincoli imposti dal nuovo decreto per la fase 2. Per sfruttare meglio gli spazi e garantire così il distanziamento verrà utilizzato un cervello elettronico. Il progetto intende infatti rendere disponibili soluzioni tecnologiche basate su telecamere intelligenti in grado di monitorare i comportamenti dei viaggiatori all’interno di mezzi pubblici per ridurre il rischio di contaminazione e garantire il distanziamento. Il sistema, già disponibile ad un elevato livello di evoluzione tecnologica verrà realizzato in collaborazione con SETA S.p.a. che fornirà 15 mezzi pubblici di 5 tipi diversi per effettuare una sperimentazione (pilot) nell’area urbana ed extraurbana di Modena. La sperimentazione consentirà di rendere disponibile dopo 6 mesi una prima soluzione per la città di Modena estendibilità poi a tutti gli altri mezzi pubblici di SETA che opera anche Piacenza e Reggio Emilia.
Trasporto pubblico in era Covid, da Unimore arriva “Io MiMuovo”
28 giugno 2020
Il progetto, che studia nuove soluzioni per garantire il distanziamento quando i mezzi saranno pieni di studenti, punta su telecamere intelligenti ed ha ottenuto un finanziamento dalla Regione. Presto inizierà la sperimentazione
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