REGGIO EMILIA – Da circa due mesi, gli autobus che traportano i tifosi della Reggiana in trasferta sono scortati dalle auto della polizia di Stato. La misura si è resa necessaria non tanto per intemperanze dei supporters granata, quanto perché non sono più come un tempo gli stadi i luoghi in cui gli ultras si affrontano, bensì le stazioni di servizio lungo gli assi autostradali.
Domani, mentre la Reggiana sarà di scena alle 14.30 a Montevarchi contro il San Donato Tavarnelle, il Modena giocherà a Terni. Dunque, è possibile che i pullman dei tifosi reggiani e modenesi percorrano le stesse strade e, per evitare contatti, le questure hanno impedito sia ai supporter granata che a quelli canarini di mettersi in viaggio.
I recenti scontri avvenuti tra gli ultrà della Roma e del Napoli nei pressi di un autogrill in provincia di Arezzo hanno spinto le forze dell’ordine a inasprire le misure anche per le trasferte di tifoserie di squadre di categorie minori. La prossima settimana, la Reggiana giocherà ad Ancona. Dovrà dunque transitare dal casello autostradale di Cesena e poi arrivare nella città marchigiana, dove c’è una tifoseria nutrita. Due mmotivi che potrebbero nuovamente originare il divieto di trasferta per gli ultrà.
Infine, il 19 febbraio è in programma Cesena-Reggiana: si tratta di una partita a rischio e non è affatto scontato che i supporter granata possano viaggiare verso la Romagna. Intanto, per la partita di domani si pone il problema della restituzione dei soldi ai tifosi reggiani che nei giorni scorsi avevano acquistato già un centinaio di biglietti.
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