REGGIO EMILIA – Si apre con Tragùdia di Alessandro Serra la stagione di prosa della Fondazione I Teatri di Reggio. Lo spettacolo – martedì 11 e mercoledì 12 novembre alle 20.30 al teatro Ariosto – rilegge il mito di Edipo come metafora dell’uomo contemporaneo, “in un’epoca di macerie”, per riscoprire – spiega il regista – “il fuoco di un sapere collettivo perduto”.
Recitato in grecanico, lingua antica ancora viva tra Puglia e Calabria, e sovratitolato in italiano, Tragùdia (che significa “canto” e “tragedia”) intreccia parola, canto e rito per restituire al pubblico la dimensione sacra e corale della tragedia classica. Serra firma regia, scene, luci e costumi, con la collaborazione di Salvino Nucera per la traduzione e di Bruno De Franceschi per la partitura sonora. Sul palco, la voce di Edipo risuona tra le rovine della polis, interrogando il nostro tempo. Sul palco: Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini, Felice Montervino.
Nello spettacolo sono presenti scene di nudo parziale e viene utilizzata luce stroboscopica.
Spettacolo in lingua grecanica con sovratitoli in italiano.












