GATTATICO (Reggio Emilia) – La notizia della morte di Francesco Ajdini, strappato nel pomeriggio di ieri alla vita ad appena 18 anni, ha colpito profondamente la comunità di Praticello, frazione di Gattatico, dove la famiglia, di origini albanesi, abita ormai da decenni essendosi integrata perfettamente nel tessuto sociale locale.
Il sindaco del comune della Val d’Enza, Daniele Finucci, conosceva molto bene Francesco, poiché dai primi anni Duemila è il medico di base della famiglia e ha parlato di persone ‘oneste, corrette, bravi lavoratori’.
Francesco, che stava ultimando gli studi, è descritto da chi lo conosceva come un ragazzo solare, di sani principi, che con grande felicità aveva da poco ottenuto la cittadinanza italiana dopo aver compiuto 18 anni lo scorso agosto. Mercoledì pomeriggio, a Sorbolo, il suo scooter 125 si è scontrato con un’auto lungo via Marconi, nei pressi della stazione ferroviaria. Violentissimo l’impatto, altrettanto la caduta sull’asfalto del giovane che indossava il casco. A nulla è servito l’intervento dei soccorsi: troppo gravi le lesioni riportate.
La famiglia Ajdini, che risiede a Gattatico da fine anni Novanta, era già stata, peraltro, toccata da un’altra devastante tragedia: nel 2004 la piccola Sara, di appena due anni, colei che sarebbe stata sorella di Francesco, è morta in un altro incidente a Praticello, insieme allo zio paterno che allora aveva 33 anni. In ricordo della piccola, i genitori hanno chiamato Sara la sorella di Francesco, di due anni più grande.
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