CANOSSA (Reggio Emilia) – Questi tre secondi di immagini sono stati girati e postati su un social da Davide Rabotti alle 9.30 di stamane. Venti minuti dopo, il cuore di questo ragazzo reggiano di 21 anni ha smesso di battere perché un’auto impazzita gli è letteralmente piovuta in testa. Al suo fianco c’era Cristian Poggioli, 35 anni di Serramazzoni in provincia di Modena. Anche lui è stato travolto e ha chiuso gli occhi per sempre.
La vettura che li ha schiacciati era una di quelle che partecipava a una prova speciale del Rally dell’Appennino sulle colline di Sedignano, tra San Polo e Canossa. L’equipaggio era composto da Alberto Ialungo, 35enne navigatore reggiano, e Claudio Gubertini, 41enne pilota modenese. Il destino ha intrecciato la tragica ragnatela quando l’auto numero 42 ha perso il controllo, urtando una cunetta e sollevandosi verso l’alto per poi precipitare sul terrapieno da cui Rabotti e Poggioli avevano scelto di godersi lo spettacolo.
Il dramma si è consumato in un attimo: Gubertini e Ialungo sono usciti illesi dallo schianto ma sotto choc, mentre Rabotti e Poggioli sono morti sul colpo. Vani i tentativi di rianimarli messi in atto dai soccorritori del 118. Poggioli lavorava al Consorzio Agrario dell’Emilia. Era dello stesso paese di Gubertini e probabilmente era venuto nella località sampolese proprio per assistere alle performaces del suo amico. Rabotti era figlio di un poliziotto, studiava all’università e abitava a Reggio Emilia.
Gara annullata e scene strazianti sul luogo in cui due giovani hanno perso la vita in un modo tanto violento quanto assurdo. Già, non ci si riesce mai a spiegare perché chi è ancora un ragazzo debba morire. Quando poi succede così, le risposte sono del tutto assenti e lasciano spazio soltanto a un dolore pieno di domande.
“A nome dell’unione dei Comuni dell’Appennino, e di tutti i sindaci dei Comuni di Castelnovo Monti, Casina, Toano, Vetto, Ventasso e Villa Minozzo, esprimo la costernazione profondissima e lo sbigottimento nell’apprendere la notizia del tragico incidente avvenuto al Rally dell’Appennino. Soprattutto, vogliamo esprimere la nostra vicinanza alle famiglie delle due giovani vittime”. Così il presidente dell’Unione e sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi.
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