REGGIO EMILIA – Un impatto violento il cui boato è riecheggiato a centinaia di metri di distanza. E’ un bilancio tragico quello dell’incidente verificatosi sulla via Emilia verso Parma. Erano passate da poco le 20 quando una Fiat Stilo, che procedeva verso Sant’Ilario, giunta nella frazione di Gaida, si è schiantata all’altezza del civico 52 di via Newton contro una casa disabitata.
Sulla vettura viaggiavano cinque persone di origini albanesi. Soltanto il conducente, Orjol Lame, di 32 anni, è sopravvissuto. Sul colpo sono morti i quattro passeggeri che viaggiavano con lui: la moglie Shane Hyseni, di 22 anni; il loro figlio Mattias Lame di un anno e quattro mesi; la sorella e il fratello della ragazza, Oriana Hyseni, di 9 anni, e Resat Hyseni di 11 anni. Questi ultimi due abitavano in provincia di Parma con la madre di Shane, che è stata tra i primi parenti ad arrivare sul luogo della tragedia e, colta da malore, è stata soccorsa dai sanitari già presenti sul posto. Personale che altro non ha potuto fare, se non constatare il decesso delle giovanissime vittime.
Sul posto anche i vigili del fuoco, che hanno lavorato per ore. Dei rilievi si sono occupati gli agenti della polizia locale, che hanno avuto anche il compito di bloccare temporaneamente la circolazione sulla statale. Secondo una prima dinamica, l’automobile, sbandando, ha invaso l’opposta corsia di marcia finendo per schiantarsi sul rustico che un tempo ospitava la sede dell’azienda di cucine Antares.
Il trentenne che era al volante, in gravissime condizioni, è stato trasportato al Santa Maria di Reggio dove si trova ricoverato in Rianimazione e con prognosi riservata. Era arrivato da qualche mese in Italia assieme alla moglie. Abitavano a Calerno ed entrambi erano in attesa dei documenti necessari a stabilirsi qui e a intraprendere un lavoro.

La 22enne morta con il figlio di nemmeno 2 anni (foto Telereggio/Reggionline)