REGGIO EMILIA – A marzo del 2019 le indagini della Dda di Bologna avevano permesso di smantellare un’organizzazione criminale costituita da soli pakistani dediti all’importazione e allo spaccio di eroina fatta arrivare in Italia attraverso “corrieri ovulatori”. Il sodalizio operava principalmente nelle province di Reggio Emilia e Bologna.
Al termine dell’iter processuale, un 45enne residente a Guastalla e un connazionale 46enne residente a Boretto sono stati condannati dalla Corte d’Appello di Bologna, nel luglio 2021, a rispettivamente 8 e 6 anni di reclusione per il reato continuato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e concorso in detenzione e spaccio di stupefacenti. I reati sono stati commessi nel 2017 tra la provincia di Reggio Emilia, il Pakistan la Grecia e la Spagna. La sentenza, divenuta esecutiva, ha visto la procura felsinea emettere l’ordine di esecuzione per la carcerazione, che è stato trasmesso ai carabinieri di Guastalla e Boretto che li hanno eseguiti. Il 45enne, detratto il periodo di detenzione già scontata, sarà scarcerato il i 5 marzo 2027, mentre il connazionale il 5 marzo del 2025.
L’operazione aveva visto l’esecuzione di 31 misure cautelari (22 custodie in carcere e 9 obblighi di dimora) nei confronti dei membri dell’organizzazione, oltre al sequestro di beni per circa mezzo milione di euro. Il lavoro degli inquirenti aveva permesso di delineare i ruoli svolti da ciascun membro dell’organizzazione, facendo inoltre luce sulle modalità utilizzate per far arrivare in Italia ingenti quantitativi di eroina dal Pakistan tramite, come detto, Grecia e Spagna.














