ALBINEA (Reggio Emilia) – Libr’Aria torna ad accendere la fantasia al parco dei Frassini della biblioteca Pablo Neruda di Albinea dal 26 al 28 agosto. Il festival per i piccoli lettori, giunto alla sua 14a edizione, è stato possibile anche grazie alla donazione fatta dai parenti e dagli amici di Fabio Camorani, l’ingegnere albinetano appassionato di lettura scomparso a soli 56 anni nel luglio 2021. All’interno della biblioteca verrà allestito uno scaffale con un fondo di libri tecnici donati dalla famiglia Camorani che il Comune arricchirà anno per anno.
“L’obiettivo di Libr’aria è quello di avvicinare anche le generazioni più giovani alla cultura nel suo senso più grande. Io penso che mio papà nel suo carattere perseguisse uno scopo simile. Grazie, in primis, a quello che era il suo forte interesse per la cultura in tutte le sue forme e in secondo luogo grazie a quella che era la sua inclinazione naturale ad essere molto inclusivo – spiega Elisa Camorani, figlia di Fabio – Questa inclusività faceva si che per lui la cultura non fosse semplicemente una passione fine a se stessa, ma che fosse proprio un mezzo per poi creare dei legami”.
“Abbiamo avuto l’opportunità di inserire nel nostro appuntamento un incontro dedicato alla memoria dell’ingegner Fabio Camorani. Un albinetano che, come è stato presentato dalla figlia, era un uomo curioso e, in questo festival che ama la curiosità, ci sembrava una bella occasione per ricordarlo”, le parole di Eros Miari, curatore di Libr’Aria.
“Sarà un’edizione molto libera, aperta, con grande partecipazione dei nostri bimbi e dei nostri ragazzi – sottolinea il sindaco Nico Giberti – Sarà una bellissima edizione dal punto di vista contenutistico ancora una volta. Si parlerà molto di ambiente, di cambiamenti climatici, di neve, di alberi, di animali. Con la giusta leggerezza, ma con tanta serietà”.
Un programma quindi ricco e vasto che, nonostante le temperature estive, avrà come tema centrale la neve: “La neve è garantita per il 26 agosto. E’ una novità strutturale fondamentale – aggiunge Miari – Stiamo pensando per l’anno prossimo alla nebbia, altra illustre scomparsa delle nostre zone. Più che delle novità ci sono dei consolidamenti”.
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