REGGIO EMILIA – Scontro al vertice nella terza giornata del campionato Peroni Top10 di rugby, Sabato alle 16 il Valorugby affronterà in trasferta il Petrarca Padova, con cui condivide il primo posto in classifica con 10 punti all’attivo. Sarà il diciottesimo confronto tra le due società nel massimo campionato con un bilancio che attualmente vede i patavini vincenti in 14 occasioni e i Diavoli fermi a quota 3. L’ultima di queste tre vittorie, però, è avvenuta proprio al “Plebiscito” in occasione dell’ultimo scontro diretto, il 22 maggio scorso, quando il Valorugby espugnò Padova nella semifinale Scudetto di ritorno andando a un passo dalla prima storica finalissima.
Per i Diavoli si tratta della prima di una sequenza di partite delicate che li vedrà affrontare in nelle prossime tre settimane rispettivamente Calvisano, Viadana e Rovigo. “Cerheremo di mettere subito in campo la nostra forza – commenta coach Roberto Manghi – Sappiamo che il Petrarca è una squadra ostica ma andiamo per fare come sempre la partita. E’ l’inizio di un ‘filotto’ di match molto importanti quindi dobbiamo approcciarlo nel miglior modo possibile”.
Alla lunga lista di infortunati in casa reggiana si è aggiunto proprio in questi ultimi giorni anche Diego Antl, le cui condizioni saranno nuovamente valutate domani prima del match, mentre farà la sua prima presenza in maglia granata partendo dalla panchina il giovane Alessandro Ortombina. Dall’Australia, dove era impegnato con la nazionale argentina, è rientrato a Reggio Gonzalo Garcia. Anche per il talentuoso mediano di mischia si valuteranno domani le condizioni. Ancora ai box Leaupepe, Paletta, Favaro, Newton, Gatti e Quaranta.
Questa quindi la formazione annunciata: Farolini (cap); Bertaccini, Majstorovic, Schiabel, Cioffi; Castiglioni, Dominguez; Amenta, Sbrocco, Mordacci; Dell’Acqua, Du Preez; Chistolini, Luus, Sanavia. A disp. Silva, Diaz, Randisi, Balsemin, Gerosa, Ortombina, Rimpelli, Colombo.
Al “Plebiscito” dirige Federico Vedovelli di Sondrio assistito da Riccardo Angelucci di Livorno e Giorgio Sgardiolo di Rovigo. Quarto uomo Francesco Meschini (L’Aquila).
















