TOANO (Reggio Emilia) – “Ci uniamo alla famiglia di Beatrice Caselli nel farle i migliori auguri per i suoi 100 anni di vita. Una vita di sacrifici, coraggio, generosità, per molti versi esemplare perché ci ricorda i grandissimi sforzi ai quali tante donne della montagna sono state chiamate negli anni per riuscire ad allevare le loro famiglie”.
Così il sindaco di Toano, Vincenzo Volpi, a nome di tutta la comunità ha porto un augurio speciale alla signora Caselli, che oggi taglia il traguardo del secolo: è nata infatti a Toano il 26 agosto del 1920 in una numerosa famiglia contadina. Il vicesindaco Romano Albertini, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, si è recato a trovare di persona Beatrice, insieme ai figli, alla Rsa I Ronchi di Castelnovo Monti.
Fin da bambina Beatrice ha aiutato nel lavoro dei campi, ma già a 13 anni è andata a Milano, a servizio di famiglie facoltose, come molte ragazze dell’Appennino facevano a quell’epoca. Dopo qualche anno, ancora molto giovane (ma allora era la norma), si è sposata e poco dopo ha avuto il primo figlio, affidato però alle cognate per tornare in servizio a Milano come balia da latte.
Negli anni ha lavorato anche come mondina nelle risaie e si è adattata a qualsiasi lavoro che le permettesse di sostenere la famiglia, che nel frattempo si era allargata a quattro figli. All’età di 40 anni è rimasta vedova, dopo che un tragico incidente le ha portato via il marito. Messasi un’altra volta in cerca di lavoro, a Torino è riuscita a trovare una famiglia che l’ha presa a cuore aiutandola a richiamare i figli, cui erano stati offerti casa e lavoro a Milano.
Sistemata la famiglia e arrivata alla pensione, Beatrice è tornata a Toano impegnandosi in parrocchia e con la Proloco. “Nostra madre – raccontano i figli Dino, Consalvo, Piero e Maura – è davvero una donna forte, coraggiosa, sicura di sé, che ha affrontato tantissime battaglie. Siamo orgogliosi di lei e ora, con le nostre famiglie, ci rendiamo conto di quanti siano stati i sacrifici che ha dovuto fare per noi”. Se le si chiede come ha fatto ad arrivare con una grande lucidità a 100 anni, lei risponde: “Ho sempre mangiato poco e lavorato tanto. Le medicine che hanno accompagnato la mia vita sono state zappa e scopa”.
Tantissimi auguri di cuore alla signora Beatrice anche dalla redazione di Reggionline