REGGIO EMILIA – Il giornalista dell’Espresso Giovanni Tizian era ieri sera al Binario 49 per presentare il suo lavoro “Il libro nero della Lega”. Il reporter calabrese, che da anni si è trasferito a Modena, ha parlato anche dell’inchiesta Aemilia e delle sue conseguenze. “Dire che la Ndrangheta sii finita dopo Aemilia, mi sembra ridicolo – dichiara Tizian ai nostri microfoni – La Ndrangheta va avanti e questo ce lo dicono i collaboratori di giustizia. Cioè i pentiti”.
Le associazioni mafiose si stanno riorganizzando con nuove leve, sottolinea lo stesso Tizian. “Lo dicono i pentiti – prosegue Tizian – Parlano di nuove leve riferendosi a persone che sono cresciute in questo territorio. Sono coloro che gestiscono le casse e, soprattutto, noi abbiamo dei clan della Ndrangheta che non sono finiti sotto inchiesta. Dell’esistenza ce ne parlano gli stessi collaboratori di giustizia”.
Il giornalista ha parlato anche di Bibbiano. Al paese della Val d’Enza ha recentemente dedicato un’inchiesta sull’Espresso. “E’ stata un’inchiesta che ha fatto discutere, perché era in campagna elettorale: ora che quest’ultima è finita, non si parla più di Bibbiano. Pensare che il paese della Val d’Enza potesse fare la fine di Brescello per reati molto diversi, perché l’abuso d’ufficio è ben diverso dall’associazione mafiosa, ci sembrava da sottolineare”.
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