SANT’ILARIO (Reggio Emilia) – Mentre Giambattista Di Tinco era ai domiciliari in Puglia la Dg Service di Calerno continuava a perdere dipendenti: fino al 2024 erano 25. Ora che l’ex amministratore unico della società è in carcere – accusato di estorsione, minaccia e usura continuata – i 15 lavoratori rimasti sono stati tutti licenziati. Il 31 marzo. Un nuovo amministratore era infatti stato nominato a dicembre e, avendo il potere di firma, ha firmato le lettere di licenziamento. La Dg Service, che operava nel settore del noleggio furgoni, piattaforme ed escavatori, andrebbe verso il fallimento, secondo la Cgil. Diversi lavoratrici e lavoratori si sono rivolti al sindacato. Dopo un’assemblea con gli ex dipendenti, ieri sera c’è stato un incontro alla Camera del Lavoro di Sant’Ilario con la Filcams Cgil provinciale per approfondire i problemi emersi e attivarsi per recuperare i crediti vantati nei confronti dell’azienda. Erano presenti quasi tutti i 15 ex dipendenti.
“La DG Service non era un’azienda sindacalizzata e non aveva delegati – sottolinea la Filcams – pertanto, sollecitati dagli stessi lavoratori oggi licenziati, abbiamo ricostruito con loro la situazione. Lasciamo che la Guardia di finanza e la procura svolgano il loro lavoro, noi facciamo il nostro, offriamo tutela alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti e che dovranno attivarsi per recuperare quanto a loro dovuto”.
A seguito del sequestro di tutti i conti correnti infatti i dipendenti non hanno percepito l’ultima retribuzione con le ultime spettanze e il Tfr. “Nel corso dell’assemblea abbiamo ribadito che saremo al loro fianco perché vittime di questa vicenda – spiega ancora la Filcams – ma abbiamo sottolineato che, se dovesse emergere un coinvolgimento anche degli ex dipendenti a qualsiasi titolo, il nostro statuto ci impedirà di tutelarli. Durante l’assemblea abbiamo anche colto l’occasione per invitare tutti i presenti a collaborare, per quello che può esser utile, con la giustizia”.
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