REGGIO EMILIA – Un’ eventualità rara, una possibilità difficile se non impossibile da prevedere perché le condizioni apparenti dell’albero erano ottimali.
Il giorno dopo il crollo del grande tiglio tra corso Garibaldi e via Panciroli, avvenuto fortunatamente senza feriti né danni gravi, la parola passa all’esperto. Il botanico Ugo Pellini, ospite a Buongiorno Reggio, ha confermato l’eccezionalità di quanto accaduto.
“Non c’era la possibilità di capirlo se non con un’analisi di trazione per vedere la stabilità – ha spiegato Pellini – che non si può fare sui 60mila esemplari del verde pubblico. Non lasciava trasparire niente perché aveva le foglie, non aveva rami secchi ma aveva le radici marce. Vale lo stesso principio per le persone: ci sono atleti super controllati, sportivi che improvvisamente hanno dei cedimenti del cuore. Dal punto di vista statistico è una possibilità che può accadere. Non si poteva prevedere che questo tiglio sarebbe crollato”.
Certo, la ricognizione e i controlli già annunciati dal Comune al patrimonio verde ed estesi anche agli esemplari di corso Garibaldi saranno necessari per capire lo stato effettivo della salute di queste piante. C’è da ricordare che il crollo è avvenuto verso le 5.30 del mattino e questo ha impedito conseguenze drammatiche.
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