NOVELLARA (Reggio Emilia) – Ci sono nuovi, e importanti elementi, nella mani degli inquirenti che stanno indagando sulla scomparsa della 18enne pakistana Saman Abbas: c’è un video che mostra la giovane allontanarsi da casa con i genitori e non fare più ritorno. E c’è soprattutto una testimonianza, definita molto attendibile, del fratello minorenne, che è il sesto indagato dell’inchiesta aperta per omicidio e occultamento di cadavere.
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La dichiarazione è agli atti della procura dei minori di Bologna, parole pronunciate dal fratello di Saman Abbas che confermano che la 18enne pakistana scomparsa da Novellara da più di un mese è stata uccisa per aver rifiutato il matrimonio combinato. Fratello che ora è il sesto indagato dell’inchiesta. Ma c’è di più nelle mani degli inquirenti: un secondo video che mostra quelli che potrebbero essere gli ultimi istanti di vita della giovane.
Nelle immagini, Saman esce insieme ai genitori dalla casa in cui abitano, accanto all’azienda agricola Bartoli per la quale il padre Shabbar lavora. I tre si incamminano verso le serre. Il padre e la madre ricompaiono dopo dieci minuti. Della giovane, da quel momento, si perde ogni traccia. E’ il suo ultimo avvistamento.
In un nuovo video Saman ripresa mentre esce con i parenti: non tornerà più
Il filmato risale al 30 aprile scorso. Il giorno prima, le stesse telecamere avevano immortalato i due cugini e lo zio, dipendenti della stessa azienda agricola, dirigersi nei campi con le pale, un piede di porco e un secchio. Il giorno dopo, il primo maggio, i genitori sono sul volo che dall’aeroporto di Malpensa è diretto in Pakistan. Una partenza improvvisa, senza alcun preavviso. Salgono dunque a sei gli indagati. Il padre e la madre, oltre allo zio e ai cugini, devono già rispondere dell’accusa di omicidio e di occultamento di cadavere. Uno dei due cugini Ikram Ijaz è stato arrestato in Francia, a Nimes, scoperto a bordo di un autobus diretto in Spagna. Rinchiuso in carcere oltr’Alpe, potrebbe essere sentito già nelle prossime ore dalle autorità francesi.
Intanto continuano le ricerche del corpo nei pressi dell’azienda Bartoli. L’area è stata ristretta. I carabinieri hanno effettuato una ricognizione delle serre attraverso i carotaggi del terreno per agevolare il lavoro dei cani molecolari. Nei giorni scorsi le ricerche si sono concentrate nei campi, lungo i canali di irrigazione e nelle vasche di scolo dei liquami di tre ex allevamenti per suini.
Ma è con la dichiarazione del familiare che potrebbe arrivare la svolta: sarà fissato l’incidente probatorio, l’audizione protetta del minore dalla quale potrebbero emergere elementi importanti.
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