REGGIO EMILIA – Il testo che vi proponiamo è la trascrizione del manoscritto redatto da don Ercole Artoni come suo testamento spirituale. E’ stato diffuso dalla Diocesi. Non era datato, ma dalla successione dei vescovi citati potrebbe risalire ad almeno 20 anni fa.
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Ringrazio il Buon Dio e la Madonnina di avermi chiamato molto presto al sacerdozio, vissuto con fede e tanta passione, tanto da ammettere che a volte mi sono trasformato creando alla Chiesa Reggiana qualche fastidio.
Chiedo perdono a Dio e di conseguenza a tutti coloro ai quali avessi dato motivo di sofferenza o di malesempio, quindi disapprovato certe mie scelte. Credetemi l’ho fatto solo ed esclusivamente per testimoniare il mio Credo, anche se a volte va presa la strada più difficile e meno comoda per me ma sentivo che era la strada di Dio.
Ringrazio tutti i tossicodipendenti conosciuti al centro o in piazza; ringrazio le persone disperate conosciute in carcere che mi hanno permesso di conoscerle e capire le loro paure dandomi l’opportunità di vedere il Cristo in loro.
Io questa vita l’ho sempre interpretata come un Buon pellegrinaggio alla Conoscenza del Buon Dio.
Cari fratelli, sorelle, cognati, cognate, nipoti ed amici tutti, non piangete, non avete perso nulla, perché spero che la bontà del Signore mi accolga là dove troverò la gioia, vedrò il papà, la mamma, il nipote Romano, il fratello Egeo e tutti gli amici persi. Vogliatemi bene come sempre, grazie per avermi amato quanto più io meritassi.
Ringrazio i Vescovi Monsignor Beniamino Socche, il Vescovo Baroni e il Vescovo Evangelico Gibertini.
Infine ringrazio soprattutto le persone sole, abbandonate a se stesse che mi han fatto compagnia nella loro sofferenza accrescendo ancor di più la conoscenza del Cristo sentendomi utile nel mio piccolo.
Saluto i parenti, gli amici, amiche, tutti con il cuore.
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