MODENA – Mentre il mondo dei social aveva già iniziato a chiedere informazioni e a confrontarsi sul tema dei test rapidi, con tanto di nomi di cliniche private, consigli e prezzi, il commissario Venturi si è scagliato contro i laboratori che hanno iniziato a fare questi test. Il messaggio è stato chiaro. Saranno autorizzati solo quelli convenzionati con il sistema sanitario nazionale. E chi tra i privati aveva già iniziato fa dietrofront, come si legge in un post. “Vista la situazione ancora non chiara, siamo costretti a non eseguire i prelievi per test sierologici. Ci scusiamo”. C’è ancora molta confusione sul tema, come ci ha confermato il presidente regionale di Anisap, sindacato di categoria degli ambulatori privati convenzionati.
Quello che è certo è che si tratta di test molto complessi e che l’interpretazione richiede un’attenta valutazione clinica da parte di un medico. Il Sistema Sanitario Regionale non può delegare una funzione di monitoraggio e controllo dell’epidemia a strumenti privi di validazione e distorti dalle modalità di accesso. In un momento di emergenza deve essere il servizio pubblico a gestire tutte le informazioni.