GUASTALLA (Reggio Emilia) – Terzo lutto in tre giorni per la Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla. E’ morto don Ideo Iori, sacerdote di Guastalla. Avrebbe compiuto 87 anni l’11 gennaio e viveva nella Casa del Clero di Montecchio. Il decesso – si legge in una nota – stato causato dall’aggravarsi improvviso del suo stato di salute, senza alcuna attinenza con il coronavirus. Don Ideo negli ultimi vent’anni ha sofferto molto e ha subito oltre 30 interventi chirurgici. La malattia non gli ha però mai fatto perdere il sorriso. Anzi, per “festeggiare” il 25° intervento chirurgico, alcuni anni fa, fece preparare delle bomboniere che distribuì fra gli amici. “Era un sacerdote allegro e gioioso, contento della sua vocazione, ricorda monsignor Alberto Nicelli, vicario generale della diocesi – Ha vissuto la sofferenza come provvidenza e occasione di crescita”.
Giovedì 7 gennaio la salma sarà trasferita alla chiesa di Villarotta di Luzzara (in via Lanzoni) dove alle ore 18 sarà recitato il Rosario di suffragio. Venerdì 8 gennaio, alle 15, sempre nella chiesa di Villarotta, il vescovo Massimo Camisasca presiederà la Celebrazione esequiale (nel rispetto delle misure anti-Covid i posti disponibili in chiesa sono 80). Al termine del rito i resti mortali di don Ideo Iori saranno sepolti nel vicino cimitero di Villarotta (in via Nino Bixio).
Infermiere e amico del cardinal Bagnasco
Nel giovane Ideo Iori hanno convissuto la vocazione al servizio al prossimo vissuta nella professione di infermiere e quella al servizio ai fratelli come sacerdote. Fino a quasi trent’anni ha prevalso in lui la chiamata al servizio degli ammalati tanto da farsi apprezzare come diligente infermiere professionale. Era diventato Caposala nel reparto di Chirurgia all’Ospedale San Martino di Genova. Fu anche infermiere assistente in sala operatoria.
All’inizio degli anni ‘60, nel corso di una visita in Ospedale del cardinale Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova, manifestò al porporato il suo desiderio di diventare sacerdote e il cardinale lo accolse in seminario a Genova. Ideo Iori frequentò la stessa classe di Angelo Bagnasco, che fu poi arcivescovo e cardinale a Genova, del quale divenne grande amico.
Don Ideo fu ordinato sacerdote a Genova il 5 marzo del 1966 e per riconoscenza nei confronti del cardinale Giuseppe Siri chiese al vescovo di Guastalla Angelo Zambarbieri di svolgere i primi anni di ministero a Genova (don Ideo apparteneva infatti al clero guastallese). Gli fu affidato l’incarico di vicario parrocchiale presso la parrocchia dei Santi Nazario e Celso nel comune di Arenzano a ovest di Genova.
Nel 1971 don Ideo rientrò nella diocesi di Guastalla e l’amministratore apostolico, il vescovo Gilberto Baroni, gli chiese di svolgere il servizio di parroco presso la comunità di “San Rocco Confessore” a Villarotta di Luzzara. Ricoprì quell’incarico fino al 2003 accompagnando per un tratto anche la comunità di San Girolamo di Guastalla in qualità di amministratore parrocchiale (1999-2003). In Diocesi don Ideo ha svolto l’incarico di assistente di Ministranti e Chierichetti dal 1990 fino al 2000.
Dato l’aggravarsi del suo stato di salute, dal 2003, gli è chiesto di svolgere il servizio di collaboratore pastorale a Gualtieri e di cappellano presso la locale casa di riposo “Felice Carri”.
Nel 2013, don Ideo chiede al Vescovo di tornare ad Arenzano per incontrare di nuovo quella comunità e proseguire nelle cure ospedaliere. Lì è rimasto fino al 2018.
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