REGGIO EMILIA – Sono occupati tutti i posti letto riservati ai pazienti Covid nella terapia intensiva del Santa Maria Nuova: 11 le persone ospitate, a parte una, sono tutte non vaccinate. L’azienda Usl al momento non intende riconvertire i 9 letti destinati a chi ha bisogno di un ricovero nel reparto a più alta intensità di cura per le altre patologie, che non accennano a diminuire. Finora un paziente Covid è stato trasferito a Piacenza. Poi si possono utilizzare anche i cento posti del polo regionale di terapia intensiva che la Regione ha realizzato lo scorso anno a Modena, Bologna e Parma, gestiti dalla direzione ospedaliera modenese, che ieri ha detto chiaramente di aver già avuto richieste da Reggio.
“O si provvederà, nel caso di un ulteriore paziente che debba andare in terapia intensiva, a verificare le disponibilità delle terapie intensive dell’area vasta Emilia Nord oppure, se dovesse esserci una situazione in cui un paziente può essere riposizionato in pneumologia si possono fare scambi all’interno della stessa dotazione, a noi dispiacerebbe ridurre l’offerta per i No Covid”, dice Giorgio Mazzi, direttore del presidio ospedaliero.
In tutto sono 94 i pazienti Covid, tra il Santa Maria Nuova e il Magati di Scandiano. In una settimana, la media giornaliera dei positivi ricoverati è passata da 5 a 8. Una situazione che l’Ausl definisce accettabile, ma le patologie cosiddette ordinarie pressano: nell’ultima settimana, ogni giorno 400 persone in media si sono rivolte al pronto soccorso, 135 sono state ricoverate: 2Stiamo valutando la possibilità di aumentare temporaneamente il numero complessivo di posti letto del presidio ospedaliero per far fronte a questa emergenza”.
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