REGGIO EMILIA – Ha 23 anni ed è senza fissa dimora il giovane ritenuto dagli inquirenti il responsabile dell’accoltellamento avvenuto sotto i portici di viale IV Novembre, nei pressi di piazzale Marconi e della stazione storica.
Nell’inchiesta aperta dalla procura reggiana è accusato di tentato omicidio. I carabinieri di Reggio e gli agenti della squadra mobile sono risaliti a lui grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della città e alle testimonianze dei presenti. Il giovane è stato quindi denunciato. Gli inquirenti hanno inoltre sequestrato due coltelli da cucina, trovati in un cestino dell’immondizia poco lontano dal luogo dell’accoltellamento. Con molta probabilità, uno di questi è stato usato per colpire all’addome con due fendenti il 26enne originario del Ghana vittima dell’aggressione.
Il giovane è stato ricoverato d’urgenza al Santa Maria Nuova. E’ stato sottoposto a un intervento chirurgico e ora le sue condizioni sono stabili, guarirà in 7 giorni. La lite tra due gruppi di giovani sarebbe scoppiata già in mattinata, per un monopattino conteso o il furto di un telefonino, poi poco prima delle 19 è degenerata, sfociando nell’accoltellamento. A dare l’allarme alla Polfer, che ha l’ufficio in stazione, è stata una ragazza di passaggio. Oltre a quello dei sanitari del 118 è stato richiesto l’intervento dei carabinieri e delle Volanti della questura. Il 26enne ghanese è stato trovato riverso a terra con ferite all’addome e sanguinante. E’ stato subito soccorso. Il suo aggressore era fuggito. Ma la tensione è salita quando sul posto è arrivato il fratello della vittima, assieme a un gruppo di connazionali, che ha cominciato a inveire contro una decina di persone, dall’altra parte della strada, colpevoli – a loro dire – di far parte di una “banda” rivale. Uno di questi ragazzi ha cominciato a lanciare transenne, biciclette e sedie in strada, bloccando il traffico degli autobus per qualche minuto.
Polizia locale, questura e carabinieri sono intervenuti in forze per riportare alla calma la situazione. La questura ha rafforzato il presidio e il passaggio delle volanti nella zona. Le indagini dei carabinieri e della procura ora proseguono per arrivare ad arrestare il presunto responsabile.
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