REGGIO EMILIA – Hanno seminato il panico in pieno pomeriggio, a folle velocità, lungo le strade della Bassa tra i territori di Cadelbosco e Novellara, poi hanno tentato di investire i carabinieri dopo un inseguimento da film. Un’azione che si è conclusa con l’arresto per due giovani di 23 e 22 anni e che ha rischiato di provocare un grave incidente.
E’ accaduto sabato pomeriggio, poco dopo le 15: a Cadelbosco Sotto, una pattuglia di Guastalla in servizio per una attività di controllo, nota una Bmw 330 transitare a una velocità molto elevata lungo la Provinciale 63 nel tratto denominato via Leonardo da Vinci. I militari si mettono all’inseguimento e poco dopo riescono a raggiungere ed affiancare la vettura in via Magnano, nel comune di Gualtieri. Nonostante l’alt, la potente vettura però non si ferma, ma accelera e tenta di fuggire spingendosi a oltre 200 km/h e rischiando di causare, un paio di volte, uno schianto con altri mezzi in circolazione.
L’inseguimento prosegue fino a San Bernardino di Novellara, nei pressi della stazione ferroviaria: qui i fuggitivi trovano il passaggio a livello chiuso e si fermano. I carabinieri intanto escono dalla propria auto, armi in pugno, e intimano agli occupanti della Bmw di uscire mani in alto: la risposta, però, è di tutt’altro tenore perché la macchina fa inversione e si scaglia contro i militari arrestando la propria corsa a pochi centimetri da uno di loro.
Nei confronti dei due giovani, residenti in provincia e incensurati, scatta l’arresto: le accuse sono resistenza a pubblico ufficiale e tentate lesioni. Addosso al 22enne viene, inoltre, trovato un martello infrangi vetro e per questo dovrà rispondere anche di possesso di arnesi da scasso. L’auto non è risultata rubata. Accertamenti in corso sul motivo della fuga: l’ipotesi più probabile è che volessero seminare i carabinieri per evitare una sanzione pesantissima.
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