REGGIO EMILIA – Gli occhi della Digos sui fatti di sabato mattina in città all’esterno dei Licei Spallanzani e Chierici dove si sono verificati momenti di tensione e anche un parapiglia tra esponenti dell’organizzazione di estrema destra Blocco Studentesco e giovani antifascisti. In Questura non sono arrivate denunce, non ci sono stati feriti, tuttavia l’episodio si inserisce in un quadro di tensione per i tentativi di penetrazione del gruppo studentesco riconducibile a Casapound nel mondo scolastico reggiano.
Gli investigatori della Digos hanno subito iniziato a raccogliere informazioni e ad analizzare le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nei pressi dei due istituti, in via Franchetti e via Nobili. Di fronte a quanto accaduto ecco la ricostruzione e la presa di posizione del collettivo Rabùn: “Esponenti di Casapound e Blocco Studentesco hanno iniziato a volantinare, noi li abbiamo affrontati, ma la loro risposta é stata la violenza fisica” racconta a Tg Reggio Joy Montagna portavoce del collettivo Rabùn. Anche la Cgil reggiana attraverso il segretario Cristian Sesena si é espressa invitando la collettività a non sottovalutare questi episodi. “Ritengo sia ora di riattivare quella rete di Istituzioni, associazioni, società civile, che ci ha permesso di respingere il 30 marzo 2025 la provocazione di questi gruppi eversivi”.
“Blocco Studentesco – la replica di Casapound in una nota – è una realtà radicata, con eletti negli istituti e nelle consulte di tutta Italia. Non arretreremo di fronte a chi vorrebbe cacciarci dalle scuole: difenderemo la nostra presenza e i nostri spazi, con determinazione, sempre”.
Un clima di contrapposizione sul quale come detto sta vigilando e non da ora la Questura reggiana.
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