VENTASSO (Reggio Emilia) – L’erba intorno al Lago Calamone, a Ventasso Laghi, è gialla e secca, segno che l’estrema siccità sta mettendo a dura prova anche la montagna. Nonostante ciò un gruppo di persone dopo aver montato le tende accende un fuoco, in una zona di alto pregio ambientale, quasi dentro al lago. In tutta la regione, quindi anche nella nostra provincia, dal 2 luglio è in vigore un’ordinanza della protezione civile che vieta di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci. La foto è arrivata al sindaco di Ventasso Enrico Ferretti che in un post sulla pagina Facebook del Comune ha espresso tutta la sua rabbia, parlando di persone irrispettose e ignoranti. Un’analoga segnalazione è arrivata, sempre sabato sera, perchè un altro gruppo di persone aveva piantato le tende nella zona del lago Pranda a Cerreto Laghi. “Il Lago Calamone e il Lago Pranda sono solo due dei luoghi di maggior affluenza turistica e meritano di essere rispettati per garantire la convivenza tra uomo e natura e devono essere salvaguardati”.
Le sanzioni per chi viola l’ordinanza o adotta comportamenti pericolosi possono arrivare fino a 10mila euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni se l’incendio è doloso. Ferretti con un decreto ha disposto l’intervento delle guardie ecologiche volontarie a presidiare l’area in alcune fasce orarie e chiede il coinvolgimento dei carabinieri forestali. “Siamo qui a dire che la prevenzione è meglio ma servono anche le multe”.
Non è la prima volta che qualcuno mette in atto comportamenti pericolosi sul lago Calamone, ricordiamo le persone che camminavano sul sottilissimo strato di ghiaccio lo scorso inverno in giornate con temperature già altissime per il periodo. “Al lago di Braies, al lago di Carezza, al lago di Molveno in Trentino Alto Adige vi permettereste di campeggiare o accendere fuochi liberi tranquillamente a pochi metri dalla riva? – conclude Ferretti – Non siamo una montagna di categoria inferiore e meritiamo rispetto”.
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